Corrie ten Boom è stato a lungo onorato dai cristiani evangelici come un esempio di fede cristiana in azione. Arrestata dai nazisti insieme al resto della sua famiglia per aver nascosto gli ebrei nella loro casa di Haarlem durante l’Olocausto, fu imprigionata e infine mandata nel campo di concentramento di Ravensbruck insieme alla sua amata sorella, Betsie, che morì lì pochi giorni prima del rilascio di Corrie il 31 dicembre 1944.,Ispirato dall’esempio di Betsie di amore disinteressato e perdono tra estrema crudeltà e persecuzione, Corrie stabilì una casa post-bellica per altri sopravvissuti del campo che cercavano di riprendersi dagli orrori che erano fuggiti. Ha continuato a viaggiare ampiamente come missionaria, predicando il perdono di Dio e la necessità di riconciliazione.I devoti principi morali di Corrie furono messi alla prova quando, per caso, si trovò faccia a faccia con uno dei suoi ex tormentatori nel 1947., La seguente descrizione di quell’esperienza è tratta dalla sua autobiografia del 1971, The Hiding Place, scritta con l’aiuto di John ed Elizabeth Sherrill.
Sto ancora imparando a perdonare
È stato in una chiesa di Monaco che l’ho visto, un uomo calvo con un cappotto grigio, un cappello di feltro marrone stretto tra le mani. La gente stava limando fuori dalla stanza del seminterrato dove avevo appena parlato. Era il 1947 ed ero venuto dall’Olanda alla Germania sconfitta con il messaggio che Dio perdona. …
Ed è stato allora che l’ho visto, lavorando per andare avanti contro gli altri., Un momento vidi il soprabito e il cappello marrone; quello dopo, un’uniforme blu e un berretto visorato con il teschio e le ossa incrociate. E ‘ tornato con una corsa: la stanza enorme con le sue luci in testa dure, il patetico mucchio di abiti e scarpe al centro del pavimento, la vergogna di camminare nudo passato quest’uomo. Potevo vedere la forma fragile di mia sorella davanti a me, costole affilate sotto la pelle di pergamena. Betsie, quanto eri magra!,
Betsie ed io eravamo stati arrestati per aver nascosto ebrei nella nostra casa durante l’occupazione nazista dell’Olanda; quest’uomo era stato una guardia al campo di concentramento di Ravensbruck dove eravamo stati inviati. …
“Hai menzionato Ravensbruck nel tuo discorso”, stava dicendo. “Ero una guardia lì dentro.”No, non si ricordava di me.